La musica parla un linguaggio universale e c’è uno stretto e complesso rapporto tra la musica e la mente.
In particolare, tra tutti i benefici che la musica può offrire, troviamo la capacità di mantenere giovane e attivo il cervello e soprattutto possiamo riconoscerla come un vero e proprio aiuto nel rendere più efficaci le terapie verso i pazienti con disturbi neuro-degenerativi. Vediamo come.
La pratica musicale aumenta le connessioni sinaptiche tra i neuroni, stimolando anche le regioni uditive e sensomotorie del cervello: un ottimo modo per mantenere giovane la mente è quindi poter suonare uno strumento musicale, far parte di un coro o frequentare un corso di musica.
Inoltre, ascoltare e praticare musica è un valido aiuto per affrontare la cura di diverse patologie, come per esempio l’autismo o i disturbi dell’apprendimento nei bambini, e di diverse malattie neuro-degenerative, come per esempio il morbo di Alzheimer e di Parkinson negli anziani.
Le persone con questi disturbi possono essere stimolate attraverso la musica a compiere dei movimenti, a far riaffiorare ricordi ed emozioni passate, o ancora possono arrivare a migliorare abilità, come l’attenzione, la concentrazione, la creatività, la socializzazione.
Si è potuto osservare come l’ascolto di musica riesca ad attivare più aree cerebrali con un interessamento sia di componenti di ragionamento che di aspetti di tipo emotivo.
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